Dark SoulsRecensione PS3, XBOX

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  1. [DIW]Hank
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    Dark Souls -di Hank-

    res3Piattaforma
    PS3
    Genere
    Action GDR
    Data uscita
    06/10/2011
    PEGI
    16+
    Sviluppatore
    From Software
    Publisher
    Namco Bandai
    Sito Ufficiale
    http://preparetodie.com
    Online
    Co-op, PvP
    Pro
    - Una vera sfida, che risulta appagante quando superata
    - Ampio e vario più del predecessore
    - Molto longevo e impegnativo
    Contro
    - Sporadici cali di fps
    - Piccoli bug a livello di gameplay
    - Può essere frustrante
    Trofei
    Prepare to die
    Nella maggior parte dei giochi dell'attuale generazione, frulla, nella mente del giocatore medio, l'idea di non dover morire, per superare il livello, per finire con il miglior risultato. Purtroppo, il concetto base di Dark Souls non sarà non morire, ma, chiaramente, di morire il meno possibile.
    Prepare to die è la propaganda di From Software, che sforna, ad un paio d'anni dall'uscita di Demon's Souls, il suo seguito spirituale che incarna gli stessi valori del predecessore: un GdR d'azione ad ambientazione medioevale, dotato di una difficoltà a dir poco spaventosa.
    Nonostante i pilastri base rimangano invariati, i giapponesi di From Software hanno introdotto numerose novità, molte delle quali piuttosto sostanziose, che rendono l'avventura un terrificante piacere.

    La nebbia e il fuoco
    Dopo il risveglio in una cella di un rifugio di non morti, potremmo familiarizzare con i comandi tramite un livello-tutorial, guidando il nostro personaggio (i cui tratti sono ampiamente modificabili all'inizio) attraverso gli angusti corridoi che compongono la struttura.
    La classe del personaggio, selezionata precedentemente, segna le caratteristiche base su cui il nostro eroe può evolversi: come da tradizione dei giochi di ruolo, avremmo a disposizione dei "crediti" sotto forma di anime, guadagnabili uccidendo nemici, che ci permetteranno di potenziare le varie statistiche, tra cui spiccano vitalità, resistenza, intelligenza e fede, e molte altre. Saremo quindi in grado di creare un personaggio adatto agli attacchi magici e rapidi, così come potremo sviluppare un cavaliere resistente ma più lento. Sta a noi comporre il mosaico strutturale dell'eroe, il cui equipaggiamento sarà l'unica cosa su cui potrà fare affidamento: svariati pezzi di armature possono essere rinvenuti nel nostro cammino per le aree di Lordran, così come le tipologie di armi che spaziano tra le classiche spade o lance per finire con mazze o archi.
    Le terre di Lordran, sono in costante collegamento, tra le fitte nebbie che suddividono le zone fino al passaggio del giocatore; e il ritmo di gioco sarà molto più elevato rispetto a Demon's Souls.
    Difatti, in Dark Souls, non disporremo di un Nexus centrale a cui si collegano i vari mondi, ma avremo un unico mondo su cui muoverci, più dispersivo e ampio, senza capo nè coda.
    La nostra avventura sarà spezzata dai rari fuochi da campo, veri e propri checkpoint: tramite essi potremo riempire i nostri approvigionamenti, disporre gli incantesimi e i miracoli, riparare o potenziare armi ed armature.

    Difficile? Di più!
    Se con Demon's Souls, appunto, si pativano le pene dell'inferno per la sua particolare difficoltà, con Dark Souls non saremo graziati in alcun modo: gli stessi sviluppatori hanno dichiarato di aver incrementato la difficoltà di gioco, rendendola a tratti quasi frustrante per il giocatore che, tra un tentativo e l'altro, perde anime in quantità e, perchè no, pazienza.
    Un gioco per pochi, insomma: la vera sfida di questo titolo sta nel sopravvivere, cosa che non vi riuscirà per niente facile, data la complessità delle locazioni che esploreremo, rese a volte dispersive per la loro ampiezza e lo scarso collegamento con altre zone. La struttura di gioco resta, comunque, simile al predecessore: i boss di "fine livello" sono localizzati spesso tra un'area ed un'altra, e varieranno tra grandiosi demoni, a poderosi animali per finire con giganteschi cavalieri. Il tutto, in un mix adrenalinico in cui il coraggio fa da padrone.

    Concetti a parte
    La complessità del mondo di Dark Souls, è data oltretutto dall'aggiunta di particolari concetti che il giocatore dovrebbe tenere sempre a mente. Cominciando dall'umanità: essendo la morte un "rito passeggero" ci ritroveremmo a vagare in forma di non morto, penalizzata in particolari situazioni. Per ovviare a questo, disporremo di un contatore di umanità con cui potremo tornare umani ma non solo: una volta in forma umana potremo potenziare i falò da campo, evocare spettri in nostro soccorso ma anche venire invasi da spettri nemici.
    In aggiunta, il giocatore potrà unirsi a particolari patti con degli NPC (Non Player Character) che frutteranno previlegi ma, se traditi, fastidiosi svantaggi.
    Il sistema di gioco ruota, insomma, ad una costante esperienza online ricca ed interminabile.

    Spettri e cavalieri neri
    Nonostante il mondo di gioco sia davvero ben realizzato e compatto, c'è da dire che Dark Souls non brilla in fatto di trama: ne possiede una che però, essendo già piuttosto spenta, viene messa in disparte dal giocatore, impegnato nell'aumento di livello per facilitare il passaggio di un'area particolare. Nonostante ciò, i nostri compiti sono ben chiari, e avremmo spesso l'imbarazzo della scelta riguardo alla strada da imboccare.
    Purtroppo si registra qualche sporadico calo di fps nelle zone più ricche di elementi a schermo, riducendo notevolmente la fluidità di gioco. Oltre a questo, solo qualche raro bug a livello di gameplay arriva a minare -ma non sempre in negativo- l'azione di gioco, sempre pura e appassionante.

    Stile orientale
    Non è difficile da rilevare, in Dark Souls, lo stile orientale del sistema di gioco, ricco e particolare. Qualitativamente il titolo è buono sotto tutti gli aspetti: nonostante il comparto grafico non sia eccellente, rimane comunque apprezzabile; in corredo con una scala di brani davvero tetri e avvincenti, che accompagnano in modo pulito e armonioso l'avventura.
    Il fattore longevità se ne esce solamente arricchito dalla difficoltà del gioco: terminarlo con tranquillità ci impiegherà almeno 25/30 ore per completarlo, senza contare il New Game +.
    Grafica
    Pulita e chiara, paesaggi e costruzioni ben fatte. Non sarà all'avanguardia, ma fa comunque la sua figura.

    9.0

    Dark Souls è una sfida per un ristretto numero di giocatori che non sa scoraggiarsi. Le avversità ci rendono più forti, e l'appassionante ritmo di gioco ci regala momenti di tensione e senso di appagamento. Morire 10 volte di fila sarà anche frustrante, ma la curiosità ci porta a proseguire ad ogni costo. Spettacolare.
    Sonoro
    Brani di qualità, che accompagnano linearmente l'avventura, alternando brani calmi a musiche adrenaliniche.
    Giocabilità
    Sistema di tasti ben realizzato, e nonostante qualche piccolo ed irrilevante bug, l'azione di gioco è frenetica e costantemente di ottima fattura.
    Longevità
    Circa 30 ore per terminarlo una volta, ma il NG+ è pane per i denti dei più affamati.
     
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  2. Black_Cristal
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    Spettacolare sotto tutti i punti di vista, lo devo provare assolutamente prossimamente
     
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1 replies since 23/10/2011, 19:22   215 views
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